Non degni di memoria

AD AUSCHWITZ DUE ANNI FA LE AUTORITÀ MUSEALI HANNO CHIUSO LO SPAZIO ASSEGNATO ALL’ITALIA: TROPPO VECCHIO E BRUTTO. ANCORA NON SI È FATTO NIENTE. OGGI RISCHIAMO DI PERDERLO

22 Aprile 2013

C’è la scritta all’entrata. Letta, recitata, temuta, recentemente violata. Ma subito restituita al suo spazio: “Arbeit macht frei”, il lavoro rende liberi, dà il benvenuto ad Auschwitz. Subito dopo brecciolino, polvere, qualche incerto e sparuto accenno di erba. La primavera è in arrivo. Dentro si è avvolti dai “blocchi”, le camerate dove venivano stipati, o […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.