Leggo che secondo alcuni critici l’ultimo sontuoso film di Paolo Sorrentino dedicato a Roma e alla sua particolare bizzarra ripugnante umanità sarebbe privo di una sceneggiatura convincente, gagliardamente cazzuta. Facendo così mancare i caratteri forti, i doverosi personaggi in grado di restituire per intero l’abominio dell’Urbe, specie in ambito mondano, intellettuale, forse perfino giornalistico, mediatico. […]