La stagione è tardiva e l’iris non è ancora sfiorito. Ne smuovo una sponda affollata, smagliante, amazzonica, arancio, bianco, violetta, profumata, buttandomi in bicicletta in picchiata giù dalla discesa di casa. L’iris è rupestre e scontroso, selvatico, per niente propenso a farsi mettere in vaso, a mollo sopra un centrino, ma, ci ho fatto caso, […]