Meglio nella tomba che alla sbarra: lo scrivemmo sul Fatto, sintetizzando il pensiero di molti, e il sollievo di alcuni, quel 20 ottobre 2011, quando arrivò, improvvisa, ma non inattesa, la notizia dell’uccisione di Muammar Gheddafi. Un’esecuzione barbara, nelle immagini e nell’improvvisato rituale, intorno a cui – c’era da scommetterci già allora – sarebbero cresciute […]
Da Parigi a Londra, tutti volevano il dittatore morto
IL CAVALIERE SI È RASSEGNATO SOLO ALLA FINE A SCARICARE L’AMICO
14 Giugno 2013