È INCREDIBILE com’è moderno “Addio a Berlino” di Isherwood (riproposto in una nuova traduzione da Adelphi). Pubblicato per la prima volta nel 1939, sembra scritto oggi. Stessa scelta di Emmanuel Carrère o di Walter Siti, intanto: autofiction dichiarata, come piace adesso (“Benché abbia dato il mio nome all’io narrante, i lettori non devono immaginare che […]