Aiman Husseini era disteso accanto alla parete. Khaled Abdul Nasser, a sinistra della porta, era avvolto nel lenzuolo funebre bianco sul quale con l’inchiostro nero avevano scritto il suo nome. Nella stanza c’erano 37 cadaveri. C’era sangue dappertutto. I camici dei medici zuppi di sangue. Nel giro di pochi minuti sguazzavamo nel sangue con le […]
Egitto, il sangue dei “Fratelli”
LA POLIZIA SPARA SUI MANIFESTANTI PRO-MORSI: ALMENO 70 MORTI NESSUNO INCOLPA L’ESERCITO, MA AL-SISSI NON POTEVA NON SAPERE
28 Luglio 2013