Nel messaggio a reti unificate, letto due ore dopo la sentenza, aveva avuto una smorfia. Parlava della sua voglia di “non mollare” e ha contratto i muscoli del viso, come fa chi prova a trattenere il pianto. Due giorni dopo, poi, le lacrime, quelle vere, gli sono uscite. Copiose. E a più riprese: mentre arringava […]