Corea del Nord, anche i dittatori sono illuminati

7 Ottobre 2013

Febbraio. Dieci del mattino. Aeroporto di Pyongyang. Corea del Nord. Un Antonov bimotore coi sedili in ferro e legno è appena atterrato. Partito tre ore prima da Pechino ha avuto un buon volo, senza scossoni. Il portellone si apre. Un vento appena accennato accarezza i capelli dei sei piloti e dei passeggeri mentre scendono la […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.