Ci si chiede se sia ancora possibile essere industriali e rivoluzionari. Adriano Olivetti lo fu, negli anni del secondo dopoguerra, quando la globalizzazione che ora ci nutre e scuote, sostenuta dagli spifferi possenti del turbocapitalismo, era ancora di là da venire e si poteva coniugare idealità e profitto. Ciò che rende quel periodo storico più […]