Lo spettacolo di Simone Cristicchi e il dramma esuli

3 Novembre 2013

DUE INNESTI. “Obbligati”, si sussurrava. Un brano recitato da una bambina e un testo sulle violenze italiane in Slovenia di Boris Pahor. Due aggiunte senza le quali lo spettacolo teatrale di Simone Cristicchi, Magazzino 18, non sarebbe potuto andare in scena, perché giudicato troppo “re – vanscista” nei confronti degli sloveni. Lo spettacolo, infatti, racconta […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.