S. Domingo, l’ambasciata chiusa e lo strano traffico dei visti

La sede “tagliata” era già commissariata da mesi: diplomatici mandati a casa e dipendenti licenziati. Ora i documenti italiani li rilascia il consolato spagnolo

Di Thomas Mackinsone Alessio Schiesari
29 Giugno 2014

In un colmado, il chiosco alimentare tipico in Repubblica Dominicana, si può comprare di tutto: frutta, riso, fagioli e visti di ingresso per l’Italia. Sembra incredibile ma è così: nell’isola caraibica un gruppo di funzionari dell’ambasciata, con la compiacenza dei diplomatici, ha creato un mercato nero capillare, in cui bastava sborsare la cifra giusta per […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.