Falchi di guerra sui funerali dei tre adolescenti uccisi

La destra chiede la pena di morte, nei Territori rinasce il jihadismo

2 Luglio 2014

Riposa in pace, Naftali, figlio mio. Sentiremo sempre la tua voce nei nostri cuori”. È il saluto che Rachel Fraenkel, una madre ebrea, ha dato ieri al suo ragazzo di 16 anni, uno dei tre adolescenti rapiti e uccisi in Cisgiordania. Eyal aveva 19 anni, Gilad 16: è sua la voce che sussurra “Mi hanno […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.