Mi sentivo amato, quando perdevo. Mi sentivo a mio agio. La mia propensione alla sconfitta (…) era ciò in cui mi ero identificato da sempre, in tutti i campi della mia esistenza”. Non era una partita a tennis: nella messa di Natale dell’editoria italiana in ballo c’era di più (la fascetta, le copie, il prestigio). […]
Il premio
Strega crudele: bastano 5 voti per salire in paradiso
o cadere all’inferno
5 Luglio 2014