Milano, la città del futuro
è già una “terra di nessuno”

Nella zona di Porta Nuova fra rifugi sotterranei, cunicoli e volti di disperati

12 Luglio 2014

Basta avere pazienza e il colpo giusto arriva, annunciato da un cupo stridore di metallo. Si fa forza e la grata lunga un metro e larga la metà si alza di colpo. Leggera, docile, ben oliata. Pochi centimetri più in basso, il primo gradino di una lunga scala di acciaio che scende nelle viscere di […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.