L’intervista - Paolo Isotta

“Io, i gay, Dell’Utri e quando il baritono voleva strozzarmi”

Mentre sta ultimando l’ ultimo libro, il critico racconta la sua vita tra grandi incontri, odi e amori. Dei teatri italiani salva l’Opera di Roma, il Petruzzelli e la Fenice. Del San Carlo dice: “Accadono cose gravissime. Hanno rappresentato il Requiem di Mozart in balletto e installato uno schermo per vedere i Mondiali di calcio”

20 Luglio 2014

Chissà perché, attraversando il lunghissimo ingresso di un palazzo in collina, assieme al rumore dei passi, risuona l’eco di Elias Canetti: la musica che consola perché non ha bisogno di parole e la megalomania degli interpreti, i quali mentre interpretano si sentono più importanti dell’opera. Di tutto questo – di musica e non solo – […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.