Ormai da un paio di generazioni i figli dell’Occidente, nella loro maggioranza, crescono iperprotetti, al riparo dal bisogno e dalla sofferenza collettiva, in ambienti colorati e affettuosi. L’indubbio progresso rappresenta però anche un’arma a doppio taglio se a questi vantaggi si unisce un’educazione che considera il dolore un incidente e non una caratteristica del percorso […]