Anno 1951:

“Noi emigranti, fessi in meno da sfamare”

Da Nord a Sud i porti sono pieni di nostri connazionali che - spinti dalle difficoltà sofferte in patria - vanno a cercare fortuna all’estero. L’entusiasmo per la partenza è compensato dalle umiliazioni subìte quando arriveranno a destinazione

Di Nicola Maranesi
17 Agosto 2014

Dopo il fascismo e la guerra, la pacificazione e la nascita della Repubblica, l’Italia del 1951 è un Paese povero che comincia a dividersi. C’è chi sale sui treni e sulle navi per emigrare verso i Paesi europei più ricchi oppure Oltreoceano, e c’è chi resta sui moli ad asciugarsi le lacrime. Madri e padri, […]

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