Mi affaccio alla finestra e vedo la zia Anna, una distinta signora dai capelli biondi, piegata in due che spinge una macchinina sul selciato. Dalla bocca le escono rumori di clacson, rombi di motori: “Peee, peee, vroom, vroom”. Da mezz’ora ormai gioca con mio figlio Mario, che ha tre anni, e non sembra dare segni […]