I giornalisti aspettano il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, alle quattro del pomeriggio. I furgoni della polizia, i blindati dell’esercito, sono fermi davanti al casermone dalle pareti chiare. Fuori, non si vedono africani, o lenzuola annodate ai piani o sventolare come il laconico guizzo di una resa. Siamo alle spalle del porto di Pozzallo, il […]