Essere Carlo Cottarelli, di questi tempi, è una faccenda talmente complicata che persino i robusti confini identitari del nostro cominciano a confondersi, a essere invasi, superati, riscritti. Il supertecnico arrivato dagli States era uomo silenzioso e schivo proprio in virtù del poderoso bagaglio tecnico che gli era valso l’incoronazione a zar delle forbici e vero […]