È dentro di noi un fanciullino che non solo ha brividi, ma lagrime ancora e tripudi suoi”. Giovanni Pascoli, con ogni probabilità, pensava proprio a lui, al fanciullino di Palazzo Chigi. Renzi, infatti, conserva dentro di sé insospettate riserve di naïveté: è sempre pronto a stupirsi per questo, emozionarsi per quest’altro, sdilinquirsi per quello ancora. […]