Immergersi ne La zuppa del demonio è semplicemente un’esperienza folgorante. Alla faccia della noia che davanti ai cosiddetti “documentari di montaggio d’archivio” spesso s’insinua per imprigionarti senza pietà. Davide Ferrario, classe 1956 – e dunque giovanissimo ma già “incazzato” nei ’70 – ha raccolto l’invito del direttore dell’immenso Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa Sergio Toffetti […]