Quando le parole sono importanti Trascrivo parte della risposta del direttore di Avvenire a un lettore il 2 settembre: “Non si può e non si deve giocare con le parole: se poi un figlio nascerà, nascerà un altro figlio, perché quel figlio dichiarato “infelice” sarà stato irrimediabilmente scartato, rifiutato, ucciso (…)”. Premesso che non è […]