È diventata la città delle lacrime, del pianto, ‘o chianto, Napoli. Il mandolino, la finestra a Marechiaro, l’allegria spensierata delle sere d’estate, non ci sono più, da tempo sono finiti in uno dei tanti cassonetti traboccanti monnezza. E anche il pianto non è più quello antico, bello e poetico di Regina Bianchi. “Sto chiagnenno Dummì, […]
Senza Stato
![Alcune amiche di Davide Bifolco - Ansa](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2022/07/19/ED-img1838229-1200x630.jpg)
Nelle periferie delle lacrime. D’odio
7 Settembre 2014