L’ultima burla l’ha riservata per una domenica di fine estate. È arrivata ai suoi amici come un ceffone: “Maestro Borz, ma un ciavevi artro daffà eh?”. E così mezza Toscana ha perso il sorriso, restando orfana del miglior custode del vernacolo, di quel parlare basso, impuro, proprio delle zone di porto. Di quel dialetto livornese […]
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