Stato-mafia, tutti gli intrecci tra 007 e pentiti a libro paga

Da Flamia, stipendiato 150 mila euro, a Di Maggio, confidente del Ros: così l’intelligence ha tentato di manipolare le dichiarazioni dei collaboratori sviando le indagini dei pm

Di Giuseppe Lo Biancoe e Sandra Rizza
21 Settembre 2014

L’intercettazione è chiara e il suo contenuto viene definito da chi indaga “inequivocabile”: Sergio Flamia, killer della famiglia di Bagheria, racconta al figlio i suoi rapporti, pluriennali, con un esponente dei servizi segreti dai quali, davanti ai pm, ammette di essere stato stipendiato, circa 150 mila euro. Rapporti intensi, risalenti a meno di una decina […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.