Ore undici e quaranta del mattino, è giovedì, stazione ferroviaria di Bologna. L’incontro con i Subsonica rivela immediatamente i loro caratteri: Samuel, cantante, ha i segni del cuscino sul volto, difficile nasconderli; Max, chitarrista, il più adulto del gruppo, è lì solido, attento, guarda, indica, utilizza un tono pacato, controlla ogni refolo di vita. Davide, […]
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