Non poteva che presiedere un tavolo dedicato ai “pagamenti digitali” durante il pensatoio renziano, la Leopolda numero 5, il deputato dem Marco Di Stefano, accusato di aver intascato una mazzetta da 1,8 milioni di euro, scorporata di 300.000 euro per un collaboratore che risulta irrintracciabile. È pratico con le ordinazioni dei posti, il politico romano, […]
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