Fasciocomunismo

Quanto pesano le casse da morto

Fantasmi, funerali e humour nell’ultimo struggente romanzo di Antonio Pennacchi

Di Fabrizio d’Esposito
15 Novembre 2014

Non le chiama quasi mai bare, come nella consolidata vulgata borghese di oggi. Forse perché è ancora un marxista materialista, seppur con percezioni extrasensoriali. “Io porto le casse perché qualcuno bisogna che se li incolli i morti”. Sublime ed essenziale. In Italia non c’è alcun scrittore che sa raccontare il dolore e la morte in […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.