Il successo e la fortuna sono in noi. Noi dobbiamo tenerli: con forza, profondamente”, spiega a un certo punto Tom Buddenbrook alla sorella Tony. Il padrone di casa si accomoda in una sala riunioni a due passi da Corso Magenta e dice: “Lo sa che io Thomas Mann l’ho conosciuto?”. Davanti c’è una grande porta […]
Vittorio Gregotti - L’intervista
![Le sue opere - Le sue opere più importanti: Il quartiere Zen di Palermo (1969-73), gli edifici nella Lützowstrasse a Berlino (1979-82), il Centro ricerche Montedison a Portici (1977-82), il Centro olimpico di Barcellona (1983-85), la Bicocca di Milano (1986-88), lo stadio di Genova (1986-88), il Centro culturale Belém a Lisbona (1992), la nuova città di Pujiang in Cina, l’università di Cosenza, la rinnovata sede del Corriere della Sera, il teatro di Aix-en-Provence (foto) - gregottiassociati.it](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2022/07/20/ED-img2629748-1200x630.jpg)
“L’Expo di Milano è una truffa: serve solo a buttar via soldi”
L’architetto si racconta, dall’infanzia nella fabbrica del padre alla scoperta di Parigi: “Quando andavi al Deux Magots ti giravi a chiedere la zuccheriera, dietro c’era Sartre o Camus. E poi ci si metteva a chiacchierare”. Sull’esposizione universale spiega: “Lavoravo al progetto di Parigi, un giorno chiamò Mitterand: ‘Costa troppo. Non si fa più’. E come aveva ragione”
23 Novembre 2014