In una sera d’estate milanese, quella dell’11 luglio del 1979, un uomo in strada si accende una sigaretta, sorride e giacca in spalla si avvia verso casa fischiettando un’aria mozartiana quando qualcuno da dietro “avvocato Ambrosoli – chiama, e poi – mi scusi avvocato” e spara. In un’altra sera di cinque anni prima Giorgio Ambrosoli […]
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