Fino a dieci anni fa si chiamava maremoto. Vocabolo decoroso e di lunga tradizione. Ma di timbro arcaico, polveroso, che rimanda ai dialoghi di Platone, al mito di Atlantide, ai banchi di scuola. Oppure a tragedie così remote da apparire altrettanto irreali, come l’onda gigantesca che nel 1169 si abbatté su Catania, uccidendo ventimila persone. […]
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