Si sa com’è la memoria. Selettiva per definizione, involontaria se volessimo restare a Proust. E d’altronde il soggetto – freudiano? – di queste righe farebbe fatica ad accettare un paragone appena meno lusinghiero del grande recluso. Ci si riferisce a Eugenio Scalfari, che domenica ha gentilmente svelato ai lettori di Repubblica un piccolo retroscena sulla […]
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