Chitarre acustiche, armonica, voci tremule in inglese: all’ascolto dei sei brani che compongono la scaletta di Split viene da pensare a un gruppo di neo-folk pescato in qualche coffee-bar del Greenwich Village o in una baracca sugli Appalachi. Invece, nonostante le coordinate stilistiche e i le ragioni sociali dei due protagonisti che si suddividono equamente […]
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