Usa parole bellissime e dal gusto polveroso di scaffali antichi – come “Incespico” – Simone Olivieri. E non ci si legga del feticismo da testo ben scritto, perché l’artista romano, che dopo l’esordio nel 2011 propone il suo primo disco interamente in italiano, abbina con originalità la composizione alla narrazione. Delicato, intimista, sicuramente poco adatto […]
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