Libia, migranti e jihad: “Paese in mano ai rapitori dell’Isis”

Un cooperante italiano racconta il flusso ininterrotto dall’Africa subsahariana e i rischi per i connazionali

Di Luca Ribustini
25 Febbraio 2015

Dieci giorni fa il grande catamarano San Gwann della compagnia Virtu Ferries noleggiato dal nostro governo, salpava in tutta fretta da Tripoli rimpatriando un centinaio di italiani dalla Libia. Il 15 febbraio la Farnesina comunicava la sospensione delle attività dell’Ambasciata d’Italia a Tripoli ribadendo “il pressante invito ai connazionali a non recarsi in Libia e […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.