Diciamolo pure in italiano, ma l’anglo-rignanese sopravviverà

1 Marzo 2015

Su “Internazionale” Anna Maria Testa ha lanciato una petizione per sollecitare amministratori pubblici, media e governo a un miglior uso della nostra lingua madre – “dillo in italiano” – chiedendo all’Accademia della Crusca di farsi “garante” di questa sacrosanta richiesta. L’iniziativa è lodevolissima, ma rischia la naïveté: Luigi Settembrini, patriota e letterato napoletano, diceva all’ingrosso […]

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