L’ultimo proclama del governo si dichiara riformista: annuncia una “Buona scuola”, non ottima, lasciando intravvedere di volerne esorcizzare una pessima. In questo Paese bulimico di parole e anoressico di fatti potrebbe significare poco; fatturassimo le intenzioni il Pil italico sderenerebbe la Merkel. Tra tanti obiettivi encomiabili sfugge però qualcosa. Quando si discute di scuola si […]
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