La Milano che Gabriele Basilico si ritrovò davanti nel week-end pasquale del 1978 era una città semideserta, appena ripulita da un vento energico che aveva spazzato l’orizzonte mettendo a nudo le montagne e ripulito gli spazi, tanto che la luce aveva su strade e palazzi un effetto di estrema profondità e vigore. Gli era stato […]
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