Parlar male di Fabrizio Rondolino è sin troppo facile. Oltretutto, menzionandolo, si corre il rischio di dare importanza a uno dei pretoriani minori di Renzi, la brutta (in tutti i sensi) copia di Giuliano Ferrara, il responsabile dell’unico gesto condivisibile nella storia di Mario Calabresi come direttore de La Stampa (che lo fece fuori). Ieri […]
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