Un venerdì a casa, senza scuola. I compiti? Quelli possono aspettare. Meglio i videogiochi. Joystick e console d’ordinanza, tv accesa. E via così. Per Marco (il nome è di fantasia), 13 anni di Milano, l’abitudine è consolidata. Tante ore immerso in partite di calcio virtuale o battaglie apocalittiche a caccia di zombie. Non venerdì. Perché […]
Joypad e consolle
Dodici ore davanti ai videogame. Mamma chiama la polizia
27 Settembre 2015