Sotto le stelle di Opatovac sono diventato un altro. Mi chiamo Aziz al Mazri, afghano, nato a Kabul il 1° gennaio 1973, non ho documenti e soprattutto: sono una pecora. L’esodo s’è trasformato in transumanza. Siamo migliaia di pecore rinchiuse in questo recinto, che è un carcere transitorio a tutti gli effetti, circondati da cani […]
Carcere a cielo aperto
Io, divenuto al Mazri, pecora nel gregge dei profughi in fuga
In migliaia accampati nella No Man’s Land tra Balcani e Ue: vestiti fradici, cessi intasati, cellulari scarichi, una sola cisterna per bere