Le scritte sui muri in odor di blasfemia: “Dio c’è / o ce fa”, quelle sgrammaticate sulle pareti di un dietro le quinte: “Si preca di non rimanere oggeti de valore nel cammerino”, le altre – tantissime – parole lasciate in copioni abbandonati, pause e viaggi di Gigi Proietti, “rifugiato poetico” del novembre 1940. Quasi […]
L’intervista, Gigi Proietti
Tutti aspettano il Messia Io preferisco il camerino
In una biografia tutti i ricordi del mattatore e l’immaginario spettacolo di un clochard prima del Giubileo
2 Dicembre 2015