Ovunque e comunque Raffaele Cantone è presente. Da giudice è stato implacabile. Da scrittore ancora meglio: la sua penna affonda nel male come una spada e infine lo trafigge. Ma da commissario anticorruzione è sinceramente insuperabile. Quando sembrava che la crisi per la successione di Giorgio Napolitano al Quirinale fosse senza uscita, a Palazzo Chigi […]
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