C’è un lato B della visita di Matteo Renzi a Marcianise (Caserta) che non è passato inosservato tra gli addetti ai lavori della politica. Il premier ieri è venuto a rendere omaggio a Getra (azienda leader nell’energia) e Coca Cola, punte di diamante del sistema produttivo meridionale. Il “Sud che vince” secondo la retorica di Vincenzo De Luca, il governatore che con Renzi è tornato a Giugliano sui luoghi delle ecoballe finalmente in via di smistamento.
Occhio però alla tempistica, perché avere Renzi in una città che sta per scegliere il sindaco al ballottaggio non è cosa di tutti i giorni. Uno dei due contendenti è il candidato del Pd ed ovviamente gongola per l’arrivo del premier: si tratta di Antonello Velardi, un big del giornalismo che ha avuto ruoli di responsabilità a La Voce di Montanelli e al Tg 5 di Mentana. Poi è stato vice direttore del Corriere del Mezzogiorno e ora è capo redattore centrale de Il Mattino.
Il selfie di Velardi con Renzi ieri ha fatto il giro del web. Ossigeno puro in vista del ballottaggio. Al quale il giornalista arriva da gran favorito, forte di un 49% al primo turno, tre punti in più delle sette liste che lo appoggiano, e dodici in più dell’avversario Dario Abbate.
A Marcianise la sfida è interna al centrosinistra. Abbate è un dem uscito dal partito in segno di protesta per la mancata celebrazione delle primarie. Il Pd campano e il commissario di Caserta Franco Mirabelli puntarono compatti su Velardi e non vollero rischiarlo. Lo stesso valeva per Renzi, a cui non poteva dispiacere un uomo proveniente dal giornale dei Caltagirone, che guardano con molta attenzione al commissariamento voluto dal governo dell’ex area industriale di Bagnoli, dove possiedono i ruderi della Cementir. Il 6 aprile Renzi venne a Napoli per presentare il piano su Bagnoli ma prima si fiondò in via Chiatamone per un forum al Mattino. Proprio nei paraggi avvennero alcuni scontri. Anche in quell’occasione Renzi ‘benedì’ Velardi con tanto di foto. A incupire il lieto fine annunciato di questa bella favola c’è un’ombra che non riguarda Velardi, ma uno dei suoi principali sponsor, l’ex sindaco Filippo Fecondo, che in piena campagna elettorale è finito sotto inchiesta per concorso esterno in associazione camorristica. Due pentiti hanno raccontato che Fecondo vinse nel 2001 e 2006 grazie all’appoggio del clan dei Casalesi. A Marcianise e nel Casertano non ci sono solo aziende all’avanguardia.