Che notte, l’altra notte, nell’antica piazza delle Erbe di Torino. Quella davanti a Palazzo di Città, luogo delle feste di ogni sindaco vittorioso e poi di tutte le proteste sotto la Mole. “Onestà, onestà!”, ritmavano gli uomini e le donne di Chiara Appendino e dei Cinque Stelle, rilanciati dai collegamenti tv delle maratone elettorali. Ma […]
L’analisi
Piero, la preda ferita che non aveva capito la fine della sua Storia
Perché ha perso - Fassino paga soprattutto l’antirenzismo e poi il tramonto del “sistema Torino”
21 Giugno 2016