La strategia dello Stato Islamico e dei suoi emuli in franchising – come i terroristi di Dacca – è ormai chiara: dimostrare che le sconfitte sul terreno non intaccano la sua capacità di ritorsione e di destabilizzazione globali. Tenere in stato d’allerta l’Occidente e i suoi alleati. Colpire l’Europa, il Medio Oriente. Punire la Turchia. […]
Dacca
I rampolli del terrore dalle Ferrari all’Isis
Il ministro bengalese: “Commando formato da figli di papà” In Iraq due autobombe a Bagdad fanno 135 morti, tra cui 25 bambini
4 Luglio 2016