La Procura di Siracusa sta indagando su un presunto complotto per far cadere l’ad di Eni Claudio Descalzi, e sulle presunte manovre ordite per accusare il premier Matteo Renzi di aver ricevuto finanziamenti dal Mossad, il servizio segreto israeliano. L’ex manager Eni Vincenzo Armanna ha dichiarato ai pm di essere stato contattato per fabbricare documenti che simulassero il finanziamento del Mossad a Renzi.
Nel dicembre scorso, una fonte anonima qualificata ha informato il Fatto che nel 2012 il Copasir e l’ex capo del Dis Giampiero Massolo vennero a conoscenza di un finanziamento dei servizi segreti israeliani nei confronti di Renzi per le primarie del Pd vinte da Bersani, e i nostri servizi ne discussero con l’ambasciatore Noar Gilon. Non abbiamo trovato riscontri alla notizia e non l’abbiamo mai pubblicata. Per far luce su questa grave vicenda il Fatto ha rivolto domenica otto domande ai personaggi istituzionali che possono e devono aiutare a fare chiarezza.
1. Il Corriere della Sera, il 16 marzo riferisce che Massimo D’Alema, durante una cena, dice: “Renzi è un uomo del Mossad. Bisogna sconfiggerlo”. D’Alema non ha mai smentito. Quali informazioni l’hanno indotto a fare questa dichiarazione?
2. Perché D’Alema, rispondendo a un articolo pubblicato dal Corriere e firmato dall’ex ambasciatore israeliano Noar Gilon, accusa il diplomatico “partecipare – e non solo con articoli – alla vita politica del nostro Paese”? A cosa si riferisce?
3. La diplomazia israeliana, Massolo e componenti del Copasir dell’epoca – D’Alema ne era a capo – confermano o smentiscono che nel 2012 vennero a conoscenza di presunti finanziamenti del Mossad a Renzi? Eventualmente quali iniziative presero?
4. L’Eni intende avviare un’indagine interna per scoprire se si vi sia stato un complotto contro Descalzi? E Descalzi ha avuto sentore di manovre a suo danno? Il manager Eni Umberto Vergine – non indagato a Siracusa – sapeva che il complotto mirava a portarlo sulla poltrona più alta dell’ente?
5. La Procura ipotizza che il sottosegretario Luca Lotti, il futuro responsabile della cyber security per Palazzo Chigi, Marco Carrai, l’imprenditore Andrea Bacci, avrebbero ricevuto pressioni per convincere Renzi a non sostenere più Descalzi e per sostenere Vergine. Bacci ha già confermato dinanzi ai pm di Siracusa. Carrai e Lotti confermano o smentiscono?
6. I nostri servizi segreti erano a conoscenza dell’esistenza di un complotto per screditare Renzi accusandolo di essere stato finanziato dal Mossad? Hanno avvertito il premier?
7. Il Copasir attuale intende convocare Massolo e i componenti dell’ex Copasir per verificare se ciò che dice la nostra fonte è vero o falso? Intendono acquisire gli atti di Siracusa?
8. Renzi può riferire se i servizi lo hanno messo a conoscenza delle presunte manovre finalizzate ad accusarlo di essere stato finanziato dal Mossad? Può intervenire pubblicamente affermando che mai, in nessuna occasione, ha ricevuto aiuti dall’intelligence israeliana, attraverso finanziamenti, diretti o indiretti, che hanno agevolato lui personalmente, o personaggi a lui vicini?