Era il novembre 1986, nell’era craxiana dei nani e delle ballerine, Giulio Andreotti chiosò perfidamente, da ministro degli Esteri, una trasferta istituzionale in Cina: “Sono andato con Craxi e i suoi cari”. Una battuta che era attacco politico, anche se entrambi, “Bettino” e “Giulio”, avevano un nemico comune, e cioè Ciriaco De Mita. Il leader […]
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