C’era una volta il premier che chiudeva una campagna elettorale (amministrative 2015) buttando lì un “Ciaone”. In principio, fu tutto un tormentone, un’esagerazione, una provocazione. E ora? Gli spigoli si trasformano in curve, gli eccessi scoloriscono. E alcune parole scompaiono: ecco una breve analisi del vocabolario di Matteo Renzi. Gufi. “Il Gufo non è quello […]
Le parole rottamate di Matteo: non è più tempo per Gufi
Nelle difficoltà il vocabolario renziano si normalizza: da “Happy days” a “Basta un Sì”, via i tormentoni